Ancora qualche scaffale fuori posto, un sottile velo di polvere, una riminiscenza di questo lungo inverno... i cambi di stagione mentali impiegano sempre più del dovuto.
E capita di ritrovarsi a 40° all'ombra con crucci e riflessioni di chi non è mai voluto davvero entrare a far parte della tua vita e neppure uscirne, restando sulla soglia dell'immaginazione, bloccando aria.

Non rimane altro che rimettersi in pari con la realtà, deporre le armi, perdonarsi e proseguire.

In fondo qualcosa di buono ti rimane: una playlist sospesa, qualche riga di troppo, parole a metà e l'abbraccio dei Coldplay che vorrebbe raccoglierti da terra.

Credo di aver capito una cosa, le parole devono essere abbastanza coraggiose da cavarsela da sole, perchè spesso si ritrovano abbandonate al loro senso.

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