Finalmente anche gli
orecchini sparpagliati fra i taschini interni alle borse, hanno ritrovato il
proprio ordine in quel cancelletto vintage comperato sui Navigli di Porta Genova.
Colori accesi, e giochi di luce che sembrano creare una
piccola tendina, li osservo affascinata…..
Indosso una maglia over bianca, riesce ad avvolgermi bene e
mi sento a mio agio, comoda con le gambe accavallate, Bocelli di sottofondo che
duetta insieme alla Brightman.
Queste note ricompongono solo pensieri buoni ed è meraviglioso
lasciarsi accarezzare da melodie simili che sembrano voler liberare la mente da ogni
sorta di pensiero.
Riconosco la bellezza
di quanto vissuto e rileggo con chiave diversa le righe dei capitoli fino ad ora sorvolati, in fondo non ho mai temuto la punteggiatura inserita.
Non demordo neppure a capitolo ultimato, devo rileggere, inserire più virgole possibili, ridurre drasticamente i punti, perchè credo che in fondo in questa vita nulla può associarsi ad un punto se non la morte.
E io coi punti non ho mai giocato, finché avrò da respirare affiderò questo compito al tempo.
Mi soffermo sulle reminiscenze del periodo in cui mi accinsi a nuotare in
stile libero ignara delle mie “ali di cera”, mirando il lontano orizzonte.
Mi risveglio ora
da sopravvissuta, la quale sorridente gioca a fare il morto a galla, come a volersi prendere in giro.
Chissà se è servito precipitare giù, chissà se è servita
la tua partenza.
Tu non puoi occupare solo qualche riga, no, non ci credo.
Mi piace pensare che dietro a tutto questo ci sia un perché,
e non importa se mi è incomprensibile adesso.