Voci d'acqua
Quando per la prima
volta misi piede a Capri, meta tanto ambita quanto scenografica, spalancai gli
occhi per cogliere quante più sfumature diverse e magari perché no, percepirne
una nuova.
Allorché camminando immaginai
le sirene e il loro suadente richiamo, mi ritrovai faccia a faccia ad una
bottega artigianale. Fuori dall'uscio esponeva un accurato assortimento di
conchiglie e i pensieri mi indussero a sostare.
Ho sempre immaginato fossero state le sirene responsabili di quell'incontro: quello fra me e la tua voce nella conchiglia.
Ho sempre immaginato fossero state le sirene responsabili di quell'incontro: quello fra me e la tua voce nella conchiglia.
Vi erano un numero pari a quattrocento conchiglie ordinate dentro
cestini in vimini, ma a catturare la mia attenzione, una particolare specie appartenente alla famiglia dei Turbinidae. Silenziosa ed attenta cercavo di inquadrarle tutte poco per volta, quando il negoziante irruppe fra i miei pensieri.
«Lei lo sente
il mare?» - si rivolse a me con un'aria cortese riferendosi alle conchiglie e, con quel suo fare da gentiluomo mi invitò ad
accostarne una all'orecchio.
Accennai un sorriso di consenso e invasa dall'imbarazzo gliene indicai una dai colori della terra: era dalla sua orecchia che
desideravo udire il suono delle onde.
«Tenga, la prenda!» - E più tardi soggiunse: - «Adesso lo sente il mare?»
Accennai di sì con la testa, benché l’uomo rimase intento
nei suoi da fari distogliendomi ogni attenzione, ostentai un senso di smarrimento e un inavvertito rossore.
La sua non era una voce rassicurante e il mare no, non
riuscivo a sentirlo, ma iniziai ad avvertire te:
- «Prendo questa!» - Esclamai con una certa determinazione.
- «Prendo questa!» - Esclamai con una certa determinazione.
«E così signorina, ha scelto una Sarmaticus…» - «Come dice? Sarmaticus? Credo di doverle
rubare ancora qualche istante, non voglio dimenticarlo».
Con una morsa dentro, pensandoti sfoderai il taccuino dalla
borsa segnando il suo nome.
Sono state le sirene responsabili di quell'incontro
e quell'orecchio di mare desideravo donarlo a te, magari oggi nel giorno del tuo compleanno.
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